La primavera è qui

Hai le mani d’oro! Normalmente sorvolo con un lieve sorriso quando mi viene detto. Ma questa volta no. L’ho presa sul serio. E l’imaginazione canaglia ha fatto il resto. Prima di tutto è andata dritta alle mani giganti di Lorenzo Quinn, (quelle che soreggevano a Venezia la Ca’ Sagredo) e le ho subito viste luccicare pesantemente. Velocemente la vanità ha preso il sopravvento ed i guanti iconici di Michael Jackson magicamente diventati dorati avvolgevano le mie mani. Ed è stato in quel momento che la decisione dentro di me è stata presa: cucinerò!

IMG_0675.jpgIl caldo è già qui e non capisco perché il suo arrivo mi sorprenda quasi sempre. I miei piani mentali erano altri ma il colore rosso intenso delle barbabietole è seducente ed io soccombo. E come direbbe Madame Piaf: je ne regrette rien perché pienamente soddisfata dal gusto semplice ed onesto (d’altronde le barbabietole non hanno mai millantato altro) arrichite dall’olio al basilico e dal formaggio feta. Viene consigliato da mangiare freddo io ho preferito la temperatura ambiente.

vellutata di barbabietole_cucinoperte.jpg
Per questo pranzo non volevo prendere rischi. O per lo meno non tanti rischi. Il risotto è una spiaggia sicura e pur essendo un’avventuriera ammetto che la sicurezza mi strizza l’occhio spesso ultimamente. Non so definire con precisione cosa, ma gli asparagi hanno per me un ché di intrigante. Gli prendo? Non gli prendo? Quanto costano? Sì, è primavera, è il loro momento di gloria, gli prendo e gli cucino seguendo una ricetta francese (niente somosse per favore) che non fa altro che sostituire il burro con il mascarpone. Non mi oppongo, seguo alla lettera ed il risultato è cremoso e “una sicurezza”.

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